Calciopoli, ricorso di Giraudo alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo
Secondo gli avvocati del manager l’Italia ha violato l’art. 6 della Convenzione. La difesa ebbe soltanto 7 giorni a disposizione per un fascicolo di oltre 7.000 pagine
TORINO – Sospensione a vita a cauda di ‘Calciopoli’. Antonio Giraudo ha presentato ricorso alla CEDU (Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali),chiamata a risolvere questioni giuridiche che riguardano l’essenza dello Stato di diritto. L’Italia, secondo i legali del manager, ha violato l’art. 6 della Convenzione (che garantisce l’accesso a un tribunale precostituito per legge e il diritto ad un giusto processo) per aver consentito alle federazioni sportive la creazione di giurisdizioni disciplinari non «precostituite per legge», che hanno lasciato al ricorrente e ai suoi avvocati soltanto 7 giorni per predisporre le difese. Un tempo ridotto, insufficiente anche solo per la lettura del fascicolo composto da oltre 7000 pagine.